mercoledì 25 marzo 2009

Economia domestica e crisi della coppia

Secondo un'indagine di PayPal, commissionata all'istituto Ipsos e condotta in Italia, Olanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia, Canada e Messico su 7.000 persone, a parte gli scontri provocati dai rispettivi genitori (riscontrati nel 50%delle coppie), sono proprio le questioni di soldi a causare più tensioni in casa.
Succede quasi a 1 famiglia su 3, soprattutto a quelle sposate o di lungo corso, quando alla gestione "tattica" delle spese si sostituisce una "strategia" di ampio respiro.
Gli Italiani sembrano ispirarsi al motto "Ciò che è mio è mio, ciò che è tuo è tuo", mantenendo conti correnti separati per le spese personali (lo fa il 59% degli intervistati) e, al massimo, aprendo un conto in comune per le esigenze domestiche (20%).
Nessuna grande novità, invece, sul fronte dei guadagni, con gli uomini che mediamente portano a casa più delle loro compagne e, di conseguenza, sono indicati dai 2/3 del campione - sia maschi sia femmine - come la "primaria fonte di reddito" della coppia.
Chi sia poi a occuparsi del patrimonio e dell'economia familiare è un mistero, visto che sia i "lui" sia le "lei" sostengono di farlo da soli.
Pieno accordo, al contrario, sul fatto che avere un bel gruzzolo, condiviso o meno, aiuti a ridurre i problemi e pure i conflitti.
Il 63% degli intervistati dice che i soldi sono importanti nei rapporti sociali, ma ancora di più sono quelli che pensano che più se ne hanno migliori saranno le relazioni.
Come fare allora a diventare più benestanti?
Soprattutto (65%) stando attenti alle spese.
Già, ma quali?
Le proprie o quelle del partner?

Nessun commento: