Alcune parti del cervello sono stimolate dai salari piu' alti, anche quando i prezzi crescono e il potere d'acquisto crolla. Perche' il denaro -lo rivela un nuovo studio- lavora come una droga sul cervello e anche solo l'idea di guadagnare un salario piu' alto da' una sorta di frenesia fisica.
Un studio del professore Armin Falk, dell' Universita' di Bonn ha infatti scoperto che anche soltanto il pensare al denaro contante stimola i centri del piacere; e piu' alto e' il salario -anche se solo immaginato- piu' grande e' il piacere suscitato nel cervello.
Il che non sembra una novita'; ma l'aspetto piu' sorprendente della ricerca e' che queste affermazioni rimangono vere anche quando quello che si vuole acquistare costa di piu', per esempio in tempi di inflazione piu' alta e crolla il nostro potere d'acquisto.
Il risultato dello studio suggerisce che il cervello umano e' suscettibile in maniera innata all'illusione della ricchezza che il denaro puo' dare.
E' quello che gli economisti chiamato l'"illusione monetaria", ovvero il fatto che la gente si fissa sul valore nominale della moneta, non tenendo conto in maniera adeguata delle variazioni del suo valore reale.
Il cervello insomma non tiene minimamente conto dell'andamento economico reale; e il denaro sembra attivare davvero gli stessi centri del piacere coinvolti dalla droga.
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