In Italia si stima che sopravvengano circa 40.000 nuovi casi di tumore della mammella l'anno.
Un certo numero di queste pazienti, anche se sottoposte a chemioterapia post-operatoria, svilupperanno metastasi tumorali.
Analizzando il tessuto neoplastico ottenuto da pazienti operate di tumore al seno, e' stata individuata una nuova molecola associata alla probabilita' di sviluppare metastasi.
L'analisi del tessuto neoplastico ottenuto da piu' di 300 pazienti sottoposte ad intervento chirurgico ha evidenziato come la presenza della molecola FOXP3 nelle cellule tumorali mammarie si associa significativamente con il rischio di sviluppare metastasi a distanza, quindi con una condizione di maggiore aggressivita' clinica.
Un certo numero di queste pazienti, anche se sottoposte a chemioterapia post-operatoria, svilupperanno metastasi tumorali.
Analizzando il tessuto neoplastico ottenuto da pazienti operate di tumore al seno, e' stata individuata una nuova molecola associata alla probabilita' di sviluppare metastasi.
L'analisi del tessuto neoplastico ottenuto da piu' di 300 pazienti sottoposte ad intervento chirurgico ha evidenziato come la presenza della molecola FOXP3 nelle cellule tumorali mammarie si associa significativamente con il rischio di sviluppare metastasi a distanza, quindi con una condizione di maggiore aggressivita' clinica.
I risultati dello studio, che ha avuto un finanziamento dell' Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), sono stati recentemente pubblicati dal prestigioso Journal of Clinical Oncology.
La scoperta e' frutto della collaborazione tra l'Unita' Operativa Bersagli Molecolari della Fondazione IRCCS: Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, diretta da Elda Tagliabue, e il gruppo di ricerca diretto da Andrea Balsari, Docente di Immunologia all'Universita' Statale di Milano.
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